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Strepitose tutte, Furlan in testa!

Si è infranto contro il granitico muro transalpino il sogno delle azzurre di andar oltre in un Mondiale neozelandese dal quale escono comunque a testa alta, in virtù di un match mantenuto a lungo sul sostanziale equilibrio.

Un Mondiale da incorniciare, in particolare per le ragazze dell’Arredissima: Aura Muzzo (nella foto FIR), Alyssa D’Incà, Sara Barattin (approdata ai 110 caps), Manuela Furlan, Beatrice Capomaggi e Manuela Stecca. Le prime quattro sono scese in campo con onore. Ha stupito (ma non più di tanto conoscendola) il prodigioso recupero di Manuela Furlan, che proprio nell’ultimo match del Mondiale, disputando per onor di firma pochi minuti finali (il tempo per gustare un sogno impossibile a soli 50 giorni dall’infortunio al ginocchio) ha deciso di chiudere a 34 anni con 92 caps una carriera da leader.

Il Commissario Tecnico l’ha messa in campo a 10’ dal termine come simbolico atto di ringraziamento per una carriera strepitosa. Manuela ha già fatto capire che intende restare nel mondo del rugby, dedicandosi alla promozione ed alla diffusione di questo sport, quale prestigioso testimonial in giro per l’Italia.
Al rientro in Italia avremo modo di meglio “fotografare” l’incredibile esperienza delle “ricce”.

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